Scheda: vicolo del Colonnato a Tivoli (a cura di Zaccaria Mari)

SCHEDA SCAVI ARCHEOLOGICI

Provincia: Roma

Comune: Tivoli

Località: Vicolo del Colonnato

Tipologia: Domus o villa

Autore della scheda: Zaccaria Mari

 

Durante la posa di una condotta idrica in vicolo del Colonnato, nel centro storico di Tivoli, sono state intercettate nel gennaio-febbraio 2018 le strutture di una domus o villa situata subito fuori dalle mura dell’antica Tibur (fig. 1). Lo scavo, condizionato dalla ristrettezza del vicolo (fig. 2), ha messo in luce un breve tratto di muro a grandi blocchi di tufo (fig. 3), forse reimpiegati proprio dal circuito murario o da uno dei tanti terrazzamenti in opera quadrata interni all’area urbana. Per contrastare l’umidità, i blocchi furono rivestiti con tegole su cui fu steso l’intonaco, dipinto in basso con una fascia nera e superiormente con una fascia rossa; frammenti rinvenuti nella terra di riempimento provano che più in alto si sviluppavano linee multicolori. In origine, anteriormente all’intonacatura, nel muro si apriva una porta dotata di soglia in travertino, che fu poi chiusa con blocchi di tufo anch’essi di riutilizzo.

L’elemento più interessante è il bel pavimento, perfettamente conservato, in cocciopesto decorato con tessere musive che dalla base del muro si estende sotto il vicolo e probabilmente prosegue anche oltre il muro di cinta del giardino di Villa d’Este (fig. 4). Le tessere musive, bianche e nere, formano due fasce parallele costituite di svastiche alternate a due quadrati inscritti l’uno nell’altro e bordate da una linea di singole tessere a colori alterni (fig. 5). La parte che rimane tra il muro e la prima fascia è punteggiata di tessere disposte alla rinfusa, mentre quella tra le due fasce presenta una fitta serie di crocette con resa bicroma alternata (fig. 6); una crocetta orna anche il centro dei doppi quadrati.

Se l’ambiente è molto grande, è probabile che al centro si sviluppi un ‘tappeto’ campito con l’iterazione di uno stesso motivo ornamentale (es. losanghe) o con un più elaborato disegno. Il pavimento rientra fra i tipi in uso nel II-I sec. a.C., documentati a Tivoli in edifici dell’area urbana e in villae del territorio, nell’ambito dei quali si segnala, però, per la ricchezza decorativa. Nell’interro è stato anche rinvenuto il frammento di un altro pavimento in cocciopesto decorato con scaglie di pietre colorate, databile alla stessa epoca. Le strutture rinvenute sono anch’esse attribuibili a un edificio privato, sicuramente una domus o una villa extraurbane impiantate sull’ameno pendio della c.d. “Valle gaudente” che alla metà del ‘500 ospitò il giardino di Villa d’Este.

Lo scavo è stato seguito e documentato da Marta Diberti.

Bibliografia

Inedito. Sui pavimenti in cocciopesto decorato: M. Grandi, Riflessioni sulla cronologia dei pavimenti cementizi con decorazione in tessere, in “Atti dell’VIIII Colloquio dell’AISCOM”, a cura di G. Guidobaldi, A. Paribeni, Ravenna 2001, pp. 71-86. Per la diffusione in area tiburtina: M.L. Morricone Matini, Mosaici antichi in Italia. Pavimenti di signino repubblicani di Roma e dintorni, Roma 1972, passim, C.F. Giuliani, Tibur, pars prima, “Forma Italiae” I, 7, Roma 1970, p. 83, n. 50

Le schede sono pubblicate sul sito del Ministero dei beni e della attività culturali e del turismo: Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale.

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