Un ricordo del Premio “Bulgarini” anni ’70 dello scrittore tiburtino Luigi Brasili

Per gentile concessione dell’autore pubblichiamo la prefazione al libro “C’era una volta un re” dello scrittore tiburtino Luigi Brasili.

Prefazione dell’autore sul libro “C’era una volta un re”.

 Quando l’Editore mi ha chiesto di preparare una serie di schede didattiche sui luoghi e i temi trattati in questo libro, ho iniziato naturalmente con gli argomenti per i quali sapevo di potermi affidare alla mia memoria, visto che nel rione in cui è ambientata la storia sono cresciuto e vi ho abitato per quasi trent’anni. Ma per approfondire i temi, per trovare altri spunti e rinfrescare i ricordi, nonché per evitare di scrivere strafalcioni indotti dall’eccessiva fiducia nella memoria suddetta, ho consultato ovviamente gli archivi digitali che grazie a Internet sono disponibili con pochi click. Cito su tutti Wikipedia e il sito web TiburSuperbum, mentre per le fonti cartacee ho utilizzato soprattutto il libro Storia e monumenti di Tivoli, (Renzo Mosti, Società Tiburtina di Storia e d’Arte , pref. 1968 Tipografica S. Paolo).

A proposito di questo libro, mi ha fatto un certo effetto tornare a sfogliarlo dopo tutti questi anni. Ricordo bene quel giorno di tanto tempo fa quando, alunno di quinta elementare, andai a sostenere l’esame davanti alla commissione del premio Bulgarini… Mamma mia che paura quel lungo corridoio deserto della scuola di via del Collegio, per andare nell’aula dove i professori aspettavano famelici di coprirti di domande sul testo… Per chi non ricorda e per chi non è di Tivoli, all’epoca c’era questo concorso molto prestigioso, rivolto alle quinte elementari, concorso che verteva sulla storia di Tivoli. Gli alunni selezionati dagli insegnanti di ogni istituto dovevano prepararsi utilizzando il libro del Mosti come base di studio, e quelli che si dimostravano più preparati (o meno impacciati) venivano poi premiati nel corso di una cerimonia pubblica che, almeno ai miei tempi, si teneva nel (fu) Teatro Italia. E, sempre in tema di ricordi, come ho visto la copertina del libro in questione ho avuto questo flashback della mano del mio maestro, Otello Boanelli, che me lo consegnava, fiducioso e certo che mi sarei fatto onore nella tenzone. È stata un po’ anche “colpa” del mio maestro, e dei suoi insegnamenti, se sono cresciuto con questa “malattia” della parola scritta; infatti sempre lui mi prestò il primo romanzo della mia “carriera” di lettore, quando avevo otto anni, I misteri della giungla nera di Emilio Salgari.

In merito alla storia raccontata in C’era una volta un re, devo confessare che mi sono divertito molto ad accompagnare Cecilia con lo zio e i fratelli in questa avventura sulle strade che ho battuto migliaia di volte; è stato un po’ ritrovarsi tra volti e voci, emozioni e situazioni dell’infanzia che ho condiviso con tanti altri, alcuni dei quali purtroppo non ci sono più. Non mi metto a fare nomi, ma chi sa capirà chi sono coloro a cui mi riferisco, perché sono sicuro che ognuno, come me, ha un personale angolino di memoria riservato a molte di queste persone, giovani o grandi, che c’erano una volta insieme a noi.

Ripercorrere quei luoghi, nero su bianco, rivedere quei volti e riascoltare quelle voci mi ha dato anche modo di far galoppare non poco la fantasia sull’onda dei ricordi reali; pertanto non posso escludere che in futuro mi “scappi” di scrivere nuove storie all’ombra della Sibilla…

Ovviamente nelle descrizioni mi sono preso qualche libertà, mentre in un paio di casi, contrariamente a quanto dichiara giustamente l’Editore, ho inserito persone reali che, ne sono certo, non avranno di che lamentarsene.

Tornando alle schede, inserite a uso e consumo di insegnanti, alunni o semplici curiosi, non posso mettere la mano sul fuoco affermando che non ci sia qualche inesattezza malgrado l’impegno certosino che vi ho profuso; in tal caso di sicuro capirete che non s’è fatto apposta.

In ultimo, volevo ringraziare quanti hanno contribuito in qualche modo a questo lavoro: l’Editore e tutti i suoi collaboratori, con cui è sempre un piacere lavorare; Elisa Todisco, per i bellissimi disegni; poi mio fratello Fabrizio, per avermi prestato il libro di Mosti e fornito qualche chiarimento su alcuni aspetti storici e architetturali; e, naturalmente, last but not least, il mio maestro Otello, che riposi in pace.

 p.s.

Giusto per precisare, l’esame del concorso andò malissimo, contrariamente alle forti aspettative del maestro; feci quasi scena muta, con una specie di mostruosa creatura che durante il colloquio mi serrava le labbra dall’interno e mi contorceva lo stomaco. Ma in fondo, meglio così: perché c’è sempre un esame, prima o poi, da superare; e il modo migliore è presentarsi preparati per ogni evenienza, consapevoli che verranno altre occasioni di tentare, così come altre prove da sbagliare. Altrimenti, se tutto fosse facile, non ci sarebbe motivo di cimentarsi, e soprattutto non ci sarebbe alcuna soddisfazione a superare la prova, né alcuna motivazione per andare avanti.

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Luigi Brasili è nato nel 1964 a Tivoli, dove vive tuttora. Ha sempre amato la parola scritta, fin da bambino, ma ci si è messo d’impegno a partire dalla fine del 2003, ottenendo più di un centinaio di riconoscimenti in concorsi e selezioni editoriali su tutto il territorio nazionale e classificandosi al primo posto in una trentina di premi letterari. Ha pubblicato racconti in decine di libri e riviste, per vari editori e testate tra cui Fanucci, Rai-Eri, Cronaca Vera, Delos Science Fiction. Suoi racconti sono stati letti in trasmissioni radiofoniche e università.
Ha pubblicato inoltre i seguenti libri:
La strega di Beaubois (Magnetica, Napoli – dicembre 2006);
Lacrime di drago (Delos Books, Milano – marzo 2009);
La stirpe del sentiero luminoso (La Penna blu, Barletta – dicembre 2011);
Il lupo (Delos Digital, Milano – novembre 2013);
Il ritorno del lupo (Delos Digital, Milano – gennaio 2014);
Il tempio dei sette (Delos Digital, Milano – marzo 2014);
Stelle cadenti (Delos Digital, Milano – maggio 2014);
C’era una volta un re (La Penna blu, Barletta – dicembre 2014);
La scomparsa dell’elfo (Delos Digital, Milano – maggio 2015);
Sotto rete, tutta un’altra storia (ASD Andrea Doria – dicembre 2015)
Trilogia Figli della notte (Delos Digital, Milano – novembre 2016)
A gennaio 2017: Sherlock Holmes e il tempio della Sibilla nella collana Sherlockiana sempre della Delos Digital.

Qui sotto la copertina di un libro di argomento …. tiburtino

Brasili_Sibilla

 

 

 

 

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